Buona sera a tutti voi,
In tanti mi hanno fatto sapere che hanno avuto difficoltà nel lasciare un commento;
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Sui commenti arrivati avrei tanto, tantissimo da dire.. ma preferisco attendere ancora qualche giorno!
Spero oggi di non annoiarvi troppo ma sento la necessità di riportarvi i requisiti generali che regolano le licenze in matere di "Panificazione"
PANE E DERIVATI (Legge 580/67, 128/98 , 248/06: D.P.R. 283/93, 502/98; D.M. 13/7/98)
" Iter procedurale:
Impianto di nuovo panificio (termine da riservare ad impianto dove si svolge intera
lavorazione del pane, dalla lavorazione della materia prima alla cottura finale) o
trasferimento o trasformazione di panifici esistenti soggetti a semplice dichiarazione
di inizio attività da inviare a Comune competente per territorio"
Notate bene.. questa legge è stata diciamo "sostituita" dal "Decreto Bersani" che non modifica le norme igenico-sanitarie che restano IMMUTATE.
Con il decreto Bersani 223/2006 per aprire trasformare o trasferire un panificio è sufficente che il responsabile dell'attività produttiva presenti al comune competente per territorio i seguenti requisiti:
1) autorizzazione ASL competente in materia possesso requisiti igienico-sanitari;
2) autorizzazione ad emissioni in atmosfera;
3) titolo abilitativo edilizio e permesso di agibilità locali;
4) indicazione del nominativo del responsabile di attività produttiva;
5) dichiarazione del responsabile attestante utilizzo di materie prime in conformità di
norme vigenti, osservanza delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza dei luoghi
di lavoro e qualità del prodotto finito..........
.......Appare chiaro a tutti che coloro che hanno avuto la licenza... ma non rispettano i requisiti fondamentali non possono ottenerla e che gli organi competenti devono intervenire.
Le canne fumarie sono uno dei requisiti fondamentali.
Domande che sorgono spontanee:
Come possono avere avuto la licenza se manca uno dei requisiti?
E questo è solo il più evidente perchè visibile....
Come possono aver le autorità competenti "attenzionato" l'attività che è stata anche chiusa (nota commento Pietro Pagano Assessore delle attività produttive di Bagheria)
e poi riaperta senza notare la mancanza di questo requisito indispensabile?
continuo ad attendere risposte, da chi può darmene.. e non solo solidarietà e vicinanza.
Continuo ad invitare a venire a Bagheria perchè il "Panificio tutto fare" da oggi è diventato anche vendita PASTA AL FORNO...... ma alla sera diventa GARAGE perchè all'interno viene posteggiato un ciclomotore.
Che bella Bagheria............
Ciao a domani
Dunque... Premesso che l'applicazione delle leggi in Italia è più che altro un'utopia, in realtà l'autorizzazione all'emissione in atmosfera non è vincolante.
RispondiEliminaMi spiego meglio: una volta presentata la domanda di autorizzazione, l'ARPA deputata DEVE entro un certo lasso di tempo - ho lasciato quel lavoro anni fa, ma se non ricordo male 6 mesi - dare una risposta, positiva o negativa che sia. Se questa risposta non arriva, il richiedente ha diritto, previa una semplice comunicazione al ministero dell'ambiente, iniziare la produzione.
Gentilissimo Sarto, deve sapere che per oltre 2 anni l'attiività è stata completamente abusiva sotto tutti gli aspetti..
RispondiEliminaEd è anche una questione di civiltà, non far vivere soffocate dei fumi pestilenziali i vicini che devono subire senza poter far niente..
Non potrei essere più d'accordo... Mi limito a sottolineare che non è affatto detto che - almeno limitatamente a quel punto - potrebbero aver rispettato i dettami della legge. Tra l'altro quella norma è stata creata proprio per contenere quanto più possibile il lassismo degli enti locali, costringendoli a vagliare ogni richiesta di autorizzazione.
RispondiEliminasei una cittadina modello ,peccato che........
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